Ivo De Palma e Giuliana Mendez. Come dire a qualcuno che l'ami, con le sue stesse parole...




Nei tuoi occhi riposa uno stagno
Nato da lembi di cielo
Che ha piovuto mesi del mio fiume
In cerca di un limbo eterno.
Sulla tua bocca
L’impronta della mia è rimasta
Senza mutar sapore
E dorme come dormii sul tuo petto
Dopo sonni svilenti e sogni spezzati.
Il tuo corpo chiaro
Avvolto nel blu della tua coperta
Si distingue come la luna
Stagliata contro la volta della notte.
La luna è sola…
A cosa le serve avere tutto il cielo?
Eppure splende per riflesso del sole.
Non dovremmo dimenticare mai
Che brilliamo per effetto di un riflesso.




Qualcuno se ne sarà accorto, la ragazza protagonista che accompagna questo spoken words è un volto già noto ai seguaci delle scorribande di Ivo De Palma in formato You Tube, la ricorderete infatti negli art work che accompagnavano Remainders ( Reminders) Of…Love…che facevano da corollario alle parole poetiche di Stefano Lorefice, poeta navigato nell’underground letterario del nord Italia, lì dove in quell’occasione già un feeling particolare univa in video Ivo e lei, Giuliana Mendez che in questo nuova performance è anche autrice della poesia recitata in vesti di una dichiarazione d’amore in formato “Come dire a qualcuno che l'ami, con le sue stesse parole... “. E se, cosa rara se non singolare, Ivo compare in video col suo sguardo dritto in camera in un primo piano intenso, con un candido mood soffiato dal jazz che annega e gli anime e la linea gotica che spesso coinvolge il De Palma fuori dai lavori ufficiali.


Lungi dal gossip che rovinerebbe solo uno scorcio intimista di un tributo cosi intenso, scopriamo un po’ di più di Giuliana, la vera Giuliana, oltre la bella presenza da ballerina di flamenco e danza del ventre. Classe 1976, è italo spagnola, per metà napoletana e per metà di Palma Del Rìo, in Andalusia . Suona il sax contralto e ama tanta letteratura: - Sono una patita di Garcìa Lorca, John Donne,Radiguet, Poe, amo Oscar Wilde e ultimamente grazie proprio ad Ivo ho scoperto Lorefice, di cui ho sul comodino "L'esperienza Della Pioggia" in questo momento.



Questo dice di lei Giuliana che nelle sue personalissime poesie esprime amore interrogativi, fragilità e timidezza, nostalgia e malizia. Chi la conosce sotto questo aspetto conosce gli appunti sul suo profilo di Facebook, il che è ancora un assaggio, malgrado sia, al momento, lo space più fruibile delle sue composizioni. Ha alle spalle anche un libro di liriche pubblicate qualche anno fa, ormai di difficile reperibilità e anche umanamente toccante: - In effetti non trovi il mio libro perché per scrivere uso ed ho sempre usato il cognome di mia madre, Guarino. Ho una situazione complessa a livello familiare. Vedi, mio padre, Mendez, è andato via in malo modo che avevo 8 anni, capirai che l'utilizzo del suo cognome su un libro mio per mia madre sarebbe stato un po’ un colpo al cuore.....così nel 1995/96 vinsi un premio di poesia,il primo di una piccola serie, e fu pubblicato "Echi Dell'Anima", il mio primo lavoro,che conteneva poesie scritte dai 12 ai 17 anni, libro che fu presentato anche al Maurizio Costanzo Show. Le mie poesie sono abbastanza....tristi. nel senso che vengono (quelle del libro) dalla mia infanzia travagliata e poiché mi rifiutavo di piangere avevo trovato il modo di sfogare con lo scrivere le mie paure e i miei dolori. Essenzialmente scrivo d'impeto, d'amore....vivo le passioni in modo direi esasperato.

In seguito sono stata inserita con altre poesie in alcune antologie di poesia contemporanea e ho avuto diverse collaborazioni come autrice in piccoli lavori teatrali e avendo lavorato nei villaggi turistici tra i miei 17 e i 24 anni mi sono anche divertita a scrivere testi comici e commedie in atti unici, oltre ad aver collaborato per un breve periodo con un quotidiano locale facendo interviste e recensioni per il settore spettacolo.

E nel suo cammino di vita che oggi più di un tempo trova un posto al sole, cosa dire di questo piccolo regalo artistico di Ivo? - E' unico....ha letto tante mie poesie ma il mio stile non rientra nei suoi gusti abituali, tu lo sai che preferisce il bravissimo Stefano Lorefice, il grande Erri De Luca...insomma,tutt'altro genere! Quindi si può dire certo che abbia letto la mia poesia per favoritismo.....sentimentale! E' stata una bella sorpresa vederlo in video, sapevo che l'aveva incisa ma non mi aspettavo un'interpretazione così.....personale.

Ma dalla sua Ivo ribatte: Qui non si tratta di preferire autori grandi o bravissimi, perché mi sembra di dimostrare quasi ogni giorno che la mia attenzione è semmai attratta, molto più spesso, dagli emergenti, e perfino, in certi casi, dai principianti (non è il caso dei nomi citati, naturalmente). Il problema è che, per ovvi motivi, mi trovo meno a mio agio su testi che esprimono una sensibilità squisitamente femminile (e, da qualche tempo, anche su quelli di gusto troppo giovanile, e questo riguarda anche, come ho già detto, alcuni testi di Lorefice). Sui favori sentimentali, beh... è un dato di fatto che leggo e promuovo molto più spesso materiali di persone che con la mia vita privata hanno ben poco a che vedere.

E IVO DIXIT…

Una poesia senza titolo scritta dalla tua Giuliana per una dichiarazione d’amore circolare, lei di poesie ne ha scritte tante, come mai hai scelto proprio questa?

Come detto, perché è tra quelle di gusto più universale, cioè non prettamente femminile (anche se un certo tipo di sensibilità per l'espressione del sentimento è comunque più femminile che maschile). Poi, perché ha un potentissimo incipit e un bel finale, ingredienti che in una poesia breve vanno praticamente a impreziosirla tutta. Infine, perché Giuliana ha da poco pubblicato un'immagine che sembra realizzata proprio pensando alle parole di questa poesia: è la foto in cui la si vede di spalle, distesa e coperta parzialmente da un lenzuolo blu scuro.

Una resa inedita potremmo dire: Ivo De Palma nei panni di Ivo De Palma, un primo piano su di te, un effetto di bagliore chiaro scuro e lo sguardo fisso in camera. Cosa mi dici di questa scelte e anche dal lato tecnico quanto è difficile mantenere il mood dell’espressione diretta in camera durante una recitazione del genere?

Beh, il "mood" lo mantieni, lo perdi, lo riprendi, tanto poi in montaggio utilizzi le espressioni riuscite meglio! E ho cercato comunque di apparire lo stretto indispensabile, per non rendere questo primo piano troppo stucchevole, insistendovi oltre misura. Il problema è che di Giuliana,è una bellissima ragazza, esistono però in rete pochissime immagini, la maggior parte delle quali avevo già usato in un video precedente (Remainders,-Reminders- Of…Love, ndr.). Questo è stato il motivo principale che mi ha indotto a "scendere in campo" personalmente, cosa che un doppiatore professionista fa sempre poco volentieri.

Hai creato una sorta di story board in questo video: tu, le sue foto e un panorama. Quasi una pagina di vita…

Qui, a differenza di altre cose precedenti, era importante, a livello di immagine, l'essenzialità. Il panorama è acquatico, perché in qualche modo trasfigurava lo stagno menzionato all'inizio della poesia. Quanto alle pagine di vita... siamo solo agli inizi e spero che ne scriveremo parecchie!

Come tappeto musicale scegli un autore poco noto del jazz italiano ma con tanto da dire, Giorgio Licalzi…

Su Giorgio Li Calzi il discorso si farebbe molto più complesso. Lo conosco dai tempi del liceo, figurati... Quel brano, che io trovo molto bello, non è neanche tra le sue cose più note: si trovava in un cd di musiche d'atmosfera buone un po' per tutte le occasioni. Ma anche questa è una prova di forza: la musica di Giorgio Li Calzi può brillare di luce propria o assecondare, sostenendoli, esiti artistici altrui… In realtà lui ha già alle spalle una sua nutritissima discografia, anche con importanti collaborazioni internazionali. Non è più un emergente da tempo, insomma, anche se come spesso accade il grande pubblico nemmeno sa che esista... Il suo sito è
http://www.giorgiolicalzi.com/ se ti va di dargli un'occhiata.Agli albori del mio sito, quello era il brano che si sentiva accedendo alla mia home page, quindi è una melodia cui sono molto affezionato, e che solo per una donna avrei potuto impiegare diversamente!! :)))
Certo, è un peccato sentirla solo in sottofondo.

Sento aria di De Palma critico musicale, dimmi un po’ di più…

Conosco Giorgio da quando lavoricchiavo nelle radio della mia città e lui già faceva esperimenti con i suoni: non saprei dire se nel nostro studiarci a distanza prevalesse,all’epoca, la curiosità, la diffidenza, o un atteggiamento di reciproca sufficienza. Di sicuro non l’indifferenza. Ma io giunsi molto più tardi ad un rapporto più consapevole,attivo e produttivo, con i miei interessi, nel frattempo traslocati dalla musica all’arte drammatica, mentre Giorgio poté approfittare molto prima di un’indole che abbinava alla
curiosità il gusto del fare, del mettersi in gioco e, soprattutto, in piena epoca new wave, dello sperimentare. Rifiuto degli sterili purismi, azzardo degli accostamenti arditi, reinvenzione, nelle chiavi sonore a lui più congeniali, di matrici lontane, nel tempo e nello spazio, gusto per il dotto riferimento o per la citazione popolare, che improvvisamente sembra colta solo perché è lui a suonarla: tutto questo si deve alla straordinaria ricettività di quegli anni, che perdura tuttora, insaporita dall’esperienza. E se il concetto di contaminazione stilistica oggi appare un po’ scontato, è perché negli ultimi vent’anni artisti come Giorgio Li Calzi lo hanno reso familiare, creando innumerevoli precedenti.
Ascolti Giorgio e capisci che è vero, mescolare le razze non fa che irrobustirle… Onestamente, non saprei quale DNA individuare, nei pentagrammi di Giorgio, quali maniacali frequentazioni auditive ne abbiano determinato lo stile (o, per meglio dire, gli stili…), il suono, le scelte. Fino a poco tempo fa non avevo, oltretutto, opinioni particolarmente lusinghiere sullo strumento attraverso cui Giorgio, da una decina d’anni, esprime la sua vena malinconica e appassionata. Ma so che se uno ora mi sembra più sapido e gustoso di, poniamo, un Vangelis, e il minuto dopo lo sento passare con disinvoltura dai climi mediorientali (…ma vagamente “reggati”…) al divertissement circense o alla citazione sonora del boom italiano anni ’50, senza contare gli ormai numerosissimi virtuosismi trombettistici disseminati qua e là, probabilmente questo qualcuno è un grande…
E poi, quanti strumenti suona, ormai, Giorgio Li Calzi? Ho smesso di contarli…

Torniamo a noi. Uno spoken word questa volta che è anche un ritratto di te stesso fuori dal lavoro, eppure l’arte della recitazione non ti lascia proprio mai,nemmeno nella tua vita smetti questa ricerca anche accanto ai tuoi affetti. Com’è insomma una vita nella famiglia De Palma con te in giro come parente? :)

Beh, chi ha a che fare con me non può prescindere dalla mia ricerca artistica, e deve in qualche modo imparare a convivere con questo aspetto. Il concetto di "famiglia De Palma" è comunque molto allargato, avendo io anche due figli da due diverse relazioni precedenti. Insomma, roba per donne coraggiose, come spero Giuliana si confermi...:))




Gli artwork utilizzati in questo post sono di Francesco Cantone

Castlevania. Il fan film italiano















Chi non conosce Castlevania? E’ il videogioco prodotto dalla Konami ormai annoverato tra i classici che dal 1986 giunto alla consacrazione attraverso Nintendo. Una saga popolata da vampiri che ha come protagonista il coraggioso Simon Belmont che tra labirinti e avventure sfida le forze del male dominate dal conte Dracula.

Videogioco ma non solo, è anche il tempo di una resa cinematografica, proprio ora che anche i videogames come i manga vengono considerati per il loro risvolto di opera intellettuale: arte grafica.

Mentre l’imminente realizzazione dell’epic-movie Castlevania realizzato Sylvain White per 40 milioni di dollari è slittato al 2011, una nuova e interessante parentesi si affaccia sull’universo di questa saga in formato film grazie a Diego Vida che di Castlevania sta realizzando un Fan Film tutto italiano.
Catanese e giovanissimo (30 anni appena compiuti) è produttore creativo della FanVision Events Communication Entertainment (azienda multi servizi che gravita attorno agli eventi, pubblicità ed intrattenimento), un master in marketing e un senso dell’organizzazione artisti cha va ben oltre la semplice passione da film maker.
Realizzare un lungometraggio girato tra Sicilia, Lombardia e Piemonte, computer grafica, effetti 3D e un cast tecnico professionista, tutto in formato medium cost per un genere fantasy aperto soprattutto ai mercati esteri visto che in Italia si tratta ancora di un genere d’avanguardia.
Ho deciso qualche anno fa di realizzare un film sui i vampiri dedicato al video gioco creato dalla Konami – dichiara Diego Vida, alle prese con la stesura di questo progetto dal 2007 - La prima sceneggiatura trattava tutta la saga, ma visto che Castlevania stava diventando un serial con più di 30 giochi ufficiali, non ho voluto rischiare di farlo diventare un filone a puntate.
In questi ultimi 2 anni l’organizzazione è stata mastodontica, Diego ha dovuto occuparsi di tutto quello che riguarda una produzione cinematografica, dal soggetto, alla sceneggiatura, al casting, location, montaggio video ed effetti speciali, fotoritocco, pubbliche relazioni, direzione di produzione, composer, ora che sono divenuti una squadra composta da tanti professionisti ha potuto dividere i ruoli, Fabio Randazzo Presidente del “Non solo some” in Milano, in qualità di suo assistente alla produzione e coproduttore, è intervenuto sin dall’inizio credendo in questo progetto. - Ho messo su una buona parte del team, se pensi che agli inizi eravamo una dozzina ed oggi più di 200 sparsi in tutta Italia, direi che abbiamo fatto passi da gigante, si sono aggiunti altri 2 collaboratori dall'America, uno di questi che è proprio il portavoce della casa del video game, ad ogni modo la realtà di oggi e che se tutto va bene nel 2010, incominceremo le riprese qui a Catania ed in tutta la Sicilia, poi ci sposteremo in Lombardia, per concluderle, tutto questo per portare anche in Italia un nuovo genere e mostrare agli italiani che i film di fantascienza non sono una consuetudine estera, e che i nostri luoghi cosi suggestivi si prestano perfettamente per questo tipo di film.
Come riportato dalla fonte ufficiale di http://www.vampiritaliani.blogspot.com/ i tempi di realizzo delle riprese potrebbero variare tra 6 mesi e 1 anno e di fronte alla rapida ascesa della nuova grafica di Castlevania, il team del Fan Film si è prontamente aggiornato sugli stili seguendo l’esempio di Hideo Kojima, creatore del video gioco “Metal Gear” e già in produzione con un nuovo capitolo su Castlevania che porta il sottotitolo “Lords of Shadow” in uscita per il 2010, ed anche lui ha scritto una storia nuova cosi come è annunciato nel trailer, il che evidenzia un stile nuovo rispetto al suo predecessore, il regista e produttore Koji Igarashi in arte “Iga”
La serie Castlevania, è unica nel suo genere, non si tratta solo di affrontare Vampiri e zombie, ma di attraversare castelli antichi, accompagnati da musiche classiche ed heavy metal che ti prendono mentre ci stai giocando, immergendoti in una atmosfera avventurosa, ed allo stesso tempo mistica, un po’ come ha fatto Sthephen Sommers (anche lui fan del video game) in Van Helsing con Kate Beckinsale la star di Underworld 1-2 e Hug Jackman star di Wolverine.
Ho selezionato ed ancora sto selezionando professionisti e fan del genere per realizzare questo prodotto, ogni partecipante sta contribuendo alla produzione con quello che sa fare meglio, gli attori penseranno loro stessi al proprio abito, gli effettisti agli effetti digitali speciali, il direttore della fotografia alle riprese, i composers alla colonna sonora, la scuola di arti marziali che porterà le armi ed i suoi campioni per coreografare i combattimenti in stile Blade con Wesley Snipes, e cosi via.
la musica e gli effetti speciali sono stato io ad occuparmene, ma a produzione iniziata saranno le persone che sceglierò ad occuparsene al posto mio con la mia supervisione anche perché se conti che sto scrivendo la sceneggiatura, mi sto preparando anche io perché reciterò, e sto seguendo lo sviluppo degli storyboard .
E Diego, presissimo dal suo impiego plurimo ha le carte giuste per farcela, dietro c’è l’impegno di competenze tecniche acquisite:ha studiato teatro e si è esibito in musical come Grease, Notre Dame De Paris, e Cabaret, ha fatto studi di conservatorio in chitarra classica oltre alla sua innata passione per i generi hard rock ed heavy, power ed epic metal (generi, pienamente assorbiti dal progetto Castlevania)
Il making of è nel pieno, ma i plausi già non mancano: da “Tutto Mtb” www.tuttomtb.it al magazine di Playstation Psm si è offerta di pubblicare il trailer nel loro Dvd periodico mentre la rete televisiva siciliana Telejonica durante il loro programma “I Corti” dedicato ai cortometraggi manderà in onda il trailer del film Castlevania.
Il trailer è stato realizzato in collaborazione con Ivo De Palma, noto doppiatore italiano: voce bellissima e suadente – confessa ancora Diego - io sono un fan di Ivo da'almeno 25 anni, in particolare per la sua interpretazione di Pegasus ne I Cavalieri dello Zodiaco, a tal proposito spero un giorno di poter realizzare un film sui Cavalieri dello Zodiaco.
E se di Ivo De Palma si parla, ne approfittiamo in questo post per tracciare con lui anche una conversazione su ciò che si evidenzia di positivo nella sfera di Castlevania secondo Diego Vida.

1.Castlevania è un lungometraggio in medium cost fantasy ma anche pieno di grafica, genere ancora off limits in Italia e dunque aperto al mercato estero. Eppure sia per gli anime manga che per il design di video game (e relativi film come Final Fantasy e in maniera più soft la Pixar) questa nuova frontiera riguadagna terreno in senso culturale. Tu come osservi questa situazione?

La osservo dal mio punto di vista, naturalmente. Dovunque vi sia immagine, è probabilissimo occorrano suoni e voci per accompagnarla, ed è lì che il mio interesse, come il mio eventuale contributo, converge. Se si riescono ad abbassare i costi per la produzione di immagini, e se sfruttando la grafica si riescono a ricreare ambientazioni particolarmente suggestive, ecco che da questo possono nascere trame avvincenti, piene di personaggi di spessore. Sonorizzare e rendere in italiano storie di questo genere è particolarmente motivante.

2. Come sei entrato in contatto col progetto di Diego?

Ha pubblicato il suo trailer, privo di voce narrante, sul mio profilo Facebook.

3. Diego: certo l’ambizione e lo studio non gli mancano: recitazione, conservatorio, agenzia di comunicazione. Queste e quali altre sono secondo te le armi vincenti per un buon risultato del suo Fan Film?

Le sue qualità di organizzatore, che gli consentono di coordinare team di lavoro sparsi un po' in tutta Italia, nonché alcuni professionisti che a vario titolo aderiscono al progetto. E' una macchina particolarmente complessa, che bisogna saper gestire al meglio.

4. Fan Film, a proposito, anche questa è una nuova frontiera, tutto in salita secondo te?
All'inizio, tutto è in salita. Comunque, certe frontiere erano state previste secoli fa. Il pubblico si è impadronito di alcuni mezzi di produzione, che oggi costano molto meno, e si sforza di fare da solo. Un concetto che, negli scenari e nel linguaggio della sua epoca, aveva auspicato anche Marx, per quanto sia poco trendy nominarlo...

5. Riguardo ai CDZ, Diego ti segue ormai da 25 anni, nella nostra conversazione mi ha rivelato che magari un giorno, un fan film sui Cavalieri non gli dispiacerebbe. Che te ne pare?

Beh, non è il primo che ne parla, anche in Italia... Ma quando vengono da me (è già successo...) e mi parlano di un cast coi più bei nomi di Hollywood, ecco che prendo tutto molto con le molle. Comunque, se c'è uno che, con un minimo di umiltà e di concretezza in più, può riuscire nell'impresa, è senz'altro Diego.

6. E il trailer? Stringato questa volta,nessuno spoiler, giusto un’aura indefinita e il forte timbro di voce caratterizzante. Scelta di stile o è dovuta alla story board non ancora pienamente sviluppata?

In questo caso, ho semplicemente sovrapposto la mia voce a un trailer preesistente. Non sapendo molto della trama del film, ho preferito puntare l'effetto sulla semplice attesa, che è già, promozionalmente, un concetto piuttosto forte.



LINK CORRELATI



www.vampiritaliani.blogspot.com



http://fanvision.webs.com/
www.myspace.com/castlevaniafanmovie

http://www.tuttomtb.it/?q=node/127
http://www.youtube.com/user/fanvisionfilms



www.ivodepalma.it